Lo scorso 9 maggio, presso la libreria Esquilibri di Roma, Enisa Bukvić ha presentato il suo libro, “Il Nostro Viaggio: Identità Multiculturale in Bosnia Erzegovina”, edito da Infinito Edizioni.
Il libro è in primo luogo il racconto della vita straordinaria e semplice di una donna che ama, che soffre e che lotta, ma anche un’analisi introspettiva, l’elaborazione di un dolore, di un lutto, della perdita dei propri punti di riferimento e della scoperta di nuovi modi per ritrovare se stessi e le proprie radici. Tuttavia “Il nostro viaggio” va ben oltre la narrazione dell’esperienza personale, offrendo un’attenta e competente disamina del conflitto Bosniaco, delle conseguenze che questo ha avuto in termini di “spostamento di persone” e delle difficoltà che i cittadini bosniaci hanno dovuto affrontare nella ricostruzione della propria identità. Identità, immigrazione, integrazione e multiculturalismo sono appunto i temi centrali dell’indagine di Enisa. Il racconto dell’esperienza personale diviene dunque un modo assai acuto di sottoporre al lettore una realtà complessa e difficile, quella vissuta dai profughi in Italia. Identità multiculturale, identità perduta, recupero di una nuova identità sono gli elementi a cui Enisa si riferisce nell’affrontare e descrivere il viaggio suo e della sua gente.
Le storie di vita delle persone che Enisa ha incontrato nel suo cammino sono raccontate nel libro in maniera delicata, profonda e mai invadente. Sono storie di solidarietà e multiculturalità. Tutte rievocano quella “contaminazione culturale” che solo un bosniaco è in grado di vivere pienamente. La storia che Enisa ci racconta è la storia di una donna che osserva e partecipa a tutto questo ma che ha imparato soprattutto a vedere dentro se stessa “Ora posso definirmi una bosniaca con una sua identità multiculturale, che ha acquisito molte influenze anche dalla cultura italiana”.
di Valentina Gentile
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23/04/09
'Segnalazione': Pubblicazione libro "Scarpe sciolte"

Lo scambio tra italiani e migranti è stato per me l’aspetto più bello del laboratorio. Abbiamo potuto costatare quanto sia stimolante il contatto delle diversità per accrescere il proprio immaginario. Durante le esercitazioni si respirava nell’aula quel silenzio che non è prodotto di cose taciute ma di intenzioni condivise. Tutti erano incuriositi dal lavoro degli altri. E sappiamo quanto vuol dire per chi scrive, essere ascoltati con attenzione. (…)
In questo libro troverete i racconti finali che sono stati selezionati per la pubblicazione cartacea. I racconti sono stati commentati in classe e poi rielaborati dai loro autori. Preferisco non commentarli, in modo che li assaporiate nell’immediatezza della lettura.
Christiana de Caldas Brito
(dalla presentazione)
Questo libro nasce dall’esperienza del secondo laboratorio di
scrittura creativa interculturale organizzato dall’associazione
Eks&Tra, grazie al sostegno e al contributo del Dipartimento di
Italianistica dell’Università di Bologna, della Provincia di Bologna e
della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
Maggiori informazioni sul sito www.eksetra.et. Il libro e' gratuito.
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